Da L’Invitato Speciale, 12 aprile 2019, “Villa Mondragone ai piedi del monte Tuscolo e dei vigneti dell’Eremo Tuscolano”
Ad un passo dal complesso monastico dell’Eremo Tuscolano sul monte Tuscolo nel comune di Monte Porzio Catone, dove sono dislocate le vigne per il Frascati Superiore Eremo Tuscolano di Mario Masini e la sua azienda Valle Vermiglia, sorge Villa Mondragone, la più grande villa barocca di tutta l’area romana. Un’altra, e ancora più antica, testimonianza del solido intreccio tra territorio e mondo ecclesiastico vissuto storicamente dalle comunità dei Castelli Romani. La villa, infatti, fu portata a nuova vita dal cardinale Marco Sittico Altemps, nipote di papa Pio IV, a partire dal 1567 e fu abitata anche dal cardinale Ugo Boncompagni subito dopo la ristrutturazione. Proprio in onore della famiglia Boncompagni, il cui stemma reca un drago, la nuova villa fu chiamata Mondragone.
Un video molto ben fatto disponibile sul sito villamondragone.it, riassume e tratteggia, con immagini, la bellezza e, soprattutto, l’importanza storica e attuale di questa villa: residenza abituale di papa Gregorio XIII, è il luogo in cui egli firmò e promulgò nel 1593 la Bolla Inter Gravissimas, che diede avvio al nuovo calendario gregoriano oggi diffuso in tutto il mondo; da qui sono passati anche Galileo Galilei e l’invenzione del cannocchiale, Gugliemo Marconi e gli esperimenti sulle onte ultracorte per il futuro sviluppo delle moderne comunicazioni con le microonde e con le onde millimetriche, fino ad arrivare al lavoro dello staff del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata che nel 2011 installò nella Biblioteca di Villa Mondragone un Pendolo di Foucault che è il più alto dell’Italia centrale. Attualmente la struttura è sede dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e aperta per visite, eventi e congressi.
Per altre informazioni storiche su Villa Mondragone potrete leggere anche il seguente articolo:
Galileo Galilei, Marconi, il pendolo di Foucault e l’Eremo Tuscolano
[Crediti Foto Irvit: Istituto Regionale delle Ville Tuscolane]